“Problema: un pazzo costa allo stato 4 Reichsmark al giorno, uno storpio 5,50, un criminale 3,50. In molto casi un impiegato statale guadagna solo 3,50 Reichsmark per ogni componente della sua famiglia e un operaio non specializzato meno di 2. Secondo un calcolo approsimativo, risulta che in Germania gli epilettici, i pazzi eccetera ricoverati sono circa 300 000.
Calcolare: quanto costano complessivamente questi individui a un costo medio di 4 Reichsmark? Quanti prestiti di 1000 Reichsmark alle coppie di giovani sposi si ricaverebbero all’anno con quella somma?”
(Marco Paolini, Ausmerzen – vite indegne di essere vissute, Einaudi, p. 49)
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#RECENSIONE // Stella – Negri, froci, giudei & co.
L’eterna lotta contro l’altro
Il succo del libro sta tutto qui. Il lavoro è splendido: la giustapposizione di luoghi comuni, leggende e pregiudizi, ne mette in risalto il loro stesso limite e la loro stupidità intrinseca, che percorre i secoli della storia umana.
Sono, però, fenomeni capibili: il desiderio perenne dell’uomo di calma, stabilità e tranquillità mal si accompagna al mutamento veloce, alla diversità, sopratutto se marcata.Il limite del libro di Stella sta probabilmente nella suo stesso punto di forza: le moltissime citazioni (mai troppe, nonostante la ripetitività dei temi) sono senza fonte, senza note e manca una bibliografia finale.
Stella riporta per intero il suo modo di scrivere gli editoriali sul Corriere della Sera, solo che in libro specifico sull’argomento ci starebbero state bene le origini delle frasi riportante, permettendo al lettore di andare poi a ritrovarle, integrando la lettura.GIUDIZIO:
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DATI TECNICI DEL TESTO RECENSITO
AUTORE: Gian Antonio Stella
TITOLO: Negri, froci, giudei & co. L’eterna lotta contro l’altro
CASA EDITRICE: Rizzoli
N° PAGINE: 332
ANNO DI EDIZIONE: 2009
#RECENSIONE // Apuzzo – Lettere al di là del muro
“Sogno un cielo azzurro, sogno il canto di pace di un uccellino, alberi verdi e strade senza check point e senza filo spinato, per vivere in pace e riprenderci la nostra infanzia, per come deve essere” (Marah, 12 anni; p. 88).
Iniziando a sfogliare le lettere dei bambini palestinesi che compongono questo libro, la mente non può che andare a quella tragica testimonianza che è il Diario di Anna Frank.
Fig.1 |
L’espressione ciceroniana historia magistra vitae mi pare che qui, più di ogni altro posto e occasione, ha la sua fine.
Fig.2 |
Fig.3 – Si può leggere la scritta “with love from Israel” |
- “Cadono le foglie dagli alberi sulla terra e da lontano viene il vento per raccoglierle, ma il loro grido di aiuto cade nel vuoto, perché sono rinchiuse dentro queste mura che si chiamano campo profughi.” (Marah, 9 anni; p. 92);
- “Alcuni fratelli sono stati privati dell’istruzione per permetterci di affrontare le spese necessarie.” (Suheir, 12 anni; p. 98);
- “Un giorno Ahmad si siede a pensare a quello che vede tutti i giorni all’interno del campo: quando i soldati fanno incursione nelle case rompendo alcune cose, porte e oggetti e qualche volta prendono i giovani e i bambini e li mettono in prigione.” (Ahmad, 12 anni; p. 130);
- “I soldati impediscono agli studenti di andare a Sheikh Jarrah. Ci vogliono tre ore per far passare una sola auto dal check point.” (Mohammad, 12 anni; p. 86);
- “Vorrei che la Palestina fosse libera.” (Sarah, 11 anni; p. 83);
- “Dopo il nonno è diventato profugo, prima è stato a Gaza, poi in Giordania e alla fine a Qalandia. Prima invece viaggiava per lavorare, in Egitto e in India, faceva anche la guida turistica.” (Ahmad 13 anni; p. 121);
- “Ma qual è l’utilità per noi bambini della presenza di questi giornalisti che continuano a fotografare la sofferenza? E’ possibile che possano fare qualcosa per aiutarci?” (Marah, 9 anni; p. 92);
- “Vorrei essere una pietra nel muro del ritorno, che è un muro più alto del Muro della discriminazione razziale. Il muro sul quale, in una mattina lucente, passeremo.” (Iman, 12 anni; p. 115);
- “L’istruzione è l’arma della libertà, un’arma per battere l’ignoranza.” (Rasha, 11 anni; p. 99);
- “I bambini giocano, studiano e ricevono cure, finché non arriva l’occupante ed entra nel campo, allora i bambini resistono e lottano.” (Nur, 11 anni; p. 129);
- “Io non godo di niente, mi è stata rubata la dignità, la libertà.” (Suheir, 12 anni; p. 98);
- “Per sfortuna ci sono dei problemi a casa dove vivo: le case sono attaccate l’una all’altra e questo rende difficile l’ingresso dei raggi del sole e dell’aria nelle case; il Muro mi impedisce di muovermi liberamente e l’inquinamento dell’ambiente e i fumi che si sprigionano dall’incenerimento dei rifiuti provocano malattie per l’uomo.” (Rasha 11 anni; p. 99);
- “Vorrei essere anche un ingegnere per ricostruire le case demolite” (Samah, 12 anni; p. 82);
- “Io ho un sogno, è lo stesso dei miei nonni, che è il ritorno al nostro bellissimo villaggio che è stato occupato da Israele” (Mahmud, 12 anni; p. 87);
- “Sogno un cielo azzurro, sogno il canto di pace di un uccellino, alberi verdi e strade senza check point e senza filo spinato, per vivere in pace e riprenderci la nostra infanzia, per come deve essere” (Marah, 12 anni; p. 88).
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DATI TECNICI DEL TESTO RECENSITO
AUTORE: Stefano Apuzzo, Serena Baldini, Barbara Archetti
TITOLO: Lettere al di là del muro dai bambini palestinesi dei campi profughi
CASA EDITRICE: Ecoalfabeto. I libri di Gaia
N° PAGINE: 165
ANNO DI EDIZIONE: 2008
#RECENSIONE // Bertezzolo – Padroni a Chiesa nostra
C’è da sperare che vinca la prima.
GIUDIZIO:
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DATI TECNICI DEL TESTO RECENSITO
AUTORE: Paolo Bertezzolo
TITOLO: Padroni a Chiesa nostra. Vent’anni di strategia religiosa della Lega Nord
CASA EDITRICE: emi
N° PAGINE: 270
ANNO DI EDIZIONE: 2011
#RECENSIONE // Stella – Il viaggio più lungo
Se devo consigliare un libro, consiglio caldamente Il viaggio più lungo. Dizionario essenziale di Gian Antonio Stella.
AUTORE: Gian Antonio Stella
TITOLO: Il viaggio più lungo. L’odissea dei migranti italiani
CASA EDITRICE: Rizzoli
N° PAGINE: 138
ANNO DI EDIZIONE: 2010