Il cosmo di un mugnaio del ‘500

GIUDIZIO:
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DATI TECNICI DEL TESTO RECENSITO AUTORE: Wu Ming
TITOLO: Altai
CASA EDITRICE: Einaudi
N° PAGINE: pagine
ANNO DI EDIZIONE: 2009
Trama – La storia narrata nel romanzo è quella dell’Europa travagliata e insanguinata dalle guerre di religione e scossa dai violenti tremiti di nuove idee e nuove dottrine. Seguire le vicissitudini di un protagonista senza nome (di cui si sapranno solo i vari pseudonimi utilizzati), e del suo antagonista Q (abbreviazione di Qoelet o Ecclesiaste, uno dei libri che compongono la Torah e l’Antico Testamento) è il pretesto per seguire dall’interno gli sviluppi del Cinquecento europeo. Notevole è infatti l’ambientazione europea del romanzo, che riesce a mostrare l’intreccio degli avvenimenti sparsi in giro per il Vecchio mondo.
L’arco di tempo in cui si svolgono i fatti di Q sono quelli che vanno dalla pubblicazione tesi di Lutero fino alla sostanziale sconfitta delle idee riformatrici in seno alla Chiesa cattolica. Nel mezzo si passa per Tomas Münzter e la Guerra dei Contadini, i deliri degli anabattisti di Münster, l’Olanda e il mondo mercantile, il ritorno degli anabattisti e il contagio italiano, il circolo del cardinale Pole e la diffusione del programmatico Beneficio di Christo (qui un compendio dell’opera).
Dal punto di vista storico, visto che narra fatti storici, è un libro ben curato; eventi, date, personaggi, situazioni, nulla è lasciato al caso. Anche il protagonista, che si inserisce bene nel contesto storico, è ben curato. Quasi stesso discorso anche per l’antagonista; quasi perché in alcuni punti mi sembrava di ritrovarmi in una spy-story forse troppo anacronistica per un romanzo ambientato nel ’500.
Questo rigore nel descrivere e raccontare sembra però scemare con l’avanzare del racconto stesso. Più scorrono le pagine, più sembra che il protagonista e i suoi compagni compiono “azioni rivoluzionarie” più per il piacere di farle, per creare confusione o quasi per un qualche sentimento rivoluzionario alla “novecento” che per un vero e proprio sentimento religioso.
Si può certamente comprendere la disillusione di un fervente riformista che vede spegnersi sul più bello i propri sogni di rinnovamento spirituale e quindi sociale, ma trasformare questo personaggio in un rivoluzionario che ambisce solo al rinnovamento sociale, un rinnovamento quasi ateo, mi pare azzardato e anacronistico.
Autore – Una cosa estremamente interessante e che mi è piaciuta, è che il libro è stato scritto da un collettivo di autori. All’epoca dell’uscita del romanzo questo gruppo aveva il nome di Luther Blissett (che trae origine dal mitico pippone comprato dal Milan nel 1985), mantenuto fino al 200 per essere cambiato in Wu Ming ( “Senza nome” in cinese mandarino), nome che il collettivo conserva tutt’ora. Inoltre, sotto questa dicitura è uscito, nel 2009, Altai, il seguito di Q.
Distribuzione – Già la distribuzione, cioè la politica dei diritti che gli autori hanno voluto adottare con questa pubblicazione e tutte le altre. La scelta del collettivo è di rendere libero i loro libri. Anche se acquistabili come qualsiasi altro lavoro letterario ( l’edizione di Q dell’Einaudi è tutto sommato buona, a livello di presentazione), i libri sono scaricabili gratuitamente dal loro sito internet in più formati e in più lingue. Insomma, come recita la frase nelle prime pagine dei libri e sul loro sito, “se ne consente la riproduzione, diffusione, esposizione al pubblico e rappresentazione, purché non a fini commerciali o di lucro, e a condizione che siano citati l’autore e il contesto di provenienza. E’ consentito trarre opere derivate, per le quali varranno le condizioni di cui sopra”.
Conclusione – Tirando le somme, Q è un libro che invito caldamente a leggere, per lo stile ma sopratutto per i contenuti. E’ un libro che può far appassionare a un periodo storico controverso ma ricco di stimoli, curiosità e di fascino. Lutero, le lotte dei contadini, lo sviluppo di nuove concezioni della religiosità, la diffusione dei concetti moderni come la tolleranza, l’incontro con gli altri uomini, gli indios americani. Questo romanzo può far crescere il desiderio di saperne di più e di avvicinare l’utenza a indagare maggiormente quel periodo storico, scoprendo il piacere del passato. Cosa non da poco, in un epoca dove la storia non è che un semplice gettone politico da spendere per elezioni o accumulare consenso veicolando messaggi totalmente errati creando miti e narrazioni collettive che mettono in rischio intere fasce della società ( per esempio l’idea della Padania o ancora lo sdoganamento di alcune – in realtà, e purtroppo, molte – idee revisioniste, ma anche, in Trentino, i continui richiami ad una mitica età dell’oro austriaca-tirolese).
DATI TECNICI DEL TESTO RECENSITO
AUTORE: Luther Blisset
TITOLO: Q
CASA EDITRICE: Einaudi
N° PAGINE: 677
ANNO DI EDIZIONE: 2008
GIUDIZIO:
DATI TECNICI DEL TESTO RECENSITO
AUTORE: Roberto Bizzocchi
TITOLO: Guida allo studio della storia moderna
CASA EDITRICE: Laterza
N° PAGINE: 176
ANNO DI EDIZIONE: 2008
Questa storia dell’Inquisizione condensa i più di 800 anni di storia di questo fenomeno religioso, in quasi altrettante pagine: quasi una pagina per anno! Un enorme lavoro di ricerca, analisi e sintesi.
Il risultato è magistrale. Va messa in preventivo, vista la mole del lavoro, la pesantezza in alcuni passaggi, data soprattutto dall’abbondanza di dati, percentuali e statistiche varie. Fatta eccezione di questo, il manuale si presta a letture anche meno puntuali e specialistiche; ha un taglio, in alcuni suoi tratti, divulgativo, per così dire. Per dirla con le parole dell’autore, “questo libro non è un manuale, ma una storia critica del controllo di dottrine e comportamenti religiosi devianti svolto in Italia dalle istituzioni a ciò preposte. Esso presenta […] i dati e le questioni più importanti, organizzati in un disegno sintetico, che è contemporaneamente cronologico e tematico” (p. 12).
Purtroppo però la mole cospicua del volume intimorisce anche il lettore più accanito: trovarsi tra le mani il classico “mattone” non facilità l’approccio al testo, visto oltretutto l’argomento complesso. A facilitare la lettura però è l’impostazione adottata; il lettore può così tranquillamente girovagare tra i capitoli e i paragrafi del libro, scegliendo quelli che più l’interessano, sfruttando questo testo come una sorta di dizionario inquisitoriale ed evitando una lettura integrale per rispettare l’esatta cronologia degli eventi.
Ecco quindi che i capitoli sui templari, Giovanna d’Arco, Giordano Bruno, l’Inquisizione Spagnola, la stregoneria (solo per citarne alcuni) assumo una diversa luce, visto che son problemi affrontati in poche pagine e diventano alla portata di tutti.
Oltretutto l’inquisizione è argomento estremamente spinoso da affrontare, sopratutto in Italia, ma viene superato dal Del Col brillantemente, evitando gli ostacoli delle varie leggende, la “nera” (che vede nell’Inquisizione uno strumento assetato di sangue) e la “bianca” (che tende a tralasciare l’effettiva coercizione su idee e opinioni, e le conseguenti pene pecuniarie e corporali), dando al lettore, anche il più sprovveduto sull’argomento, una visione d’insieme chiara e storica del fenomeno “inquisizione” e tutto quello che ci girava attorno.
Giudizio:
DATI TECNICI DEL TESTO RECENSITO
AUTORE:Andrea Del Col
TITOLO: L’Inquisizione in Italia dal XII al XXI secolo
CASA EDITRICE: Mondadori
N° PAGINE: 963
ANNO DI EDIZIONE: 2006