“Problema: un pazzo costa allo stato 4 Reichsmark al giorno, uno storpio 5,50, un criminale 3,50. In molto casi un impiegato statale guadagna solo 3,50 Reichsmark per ogni componente della sua famiglia e un operaio non specializzato meno di 2. Secondo un calcolo approsimativo, risulta che in Germania gli epilettici, i pazzi eccetera ricoverati sono circa 300 000.
Calcolare: quanto costano complessivamente questi individui a un costo medio di 4 Reichsmark? Quanti prestiti di 1000 Reichsmark alle coppie di giovani sposi si ricaverebbero all’anno con quella somma?”
(Marco Paolini, Ausmerzen – vite indegne di essere vissute, Einaudi, p. 49)
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Il 27 gennaio, il Giorno della Memoria parziale
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Fumo dalla ciminiera dall’Ospedale di Hadamar |
La Shoa è esistita, io non la nego, anzi. Il desiderio del regime nazista di creare una “razza umana perfetta” eliminando chi poteva “infettarla” e “sporcarla” fu ed è una delle più grandi blasfemie mai prodotte dal pensiero umano. L’uomo che si eleva a Dio (Genesi 1, 26, Facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza) e prova a ricrearsi: un’aberrazione, è indicibile quello che realizzò il nazismo.
#RECENSIONE // Grossman – L’inferno di Treblinka
L’inferno di Treblinka

“Dobbiamo tenere a mente che di questa guerra il nazismo, il razzismo, non serberanno soltanto l’amarezza della sconfitta, ma anche il ricordo fascinoso di quanto sia stato facile uno sterminio di massa.
E dovrà tenerlo a mente ogni giorno, e con grande rigore, chiunque abbia cari l’onore, la libertà, la vita di ogni popolo e dell’umanità intera.”
(V. Grossman, L’inferno di Treblinka, p. 79)
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DATI TECNICI DEL TESTO RECENSITO
AUTORE: Vasilij S. Grossman
TITOLO: L’inferno di Treblinka
CASA EDITRICE: Adelphi
N° PAGINE: 79
ANNO DI EDIZIONE: 2010 (ed. or. 1944)