Sentenza della condanna di Michele Serveto

Michele Serveto

“La sentenza pronunciata contro Michel Servet de Villeneufve, del Regno d’Aragona in Spagna, il quale circa ventitré o ventiquattro anni fa fece stampare un libro a Hagenau in Germania contro la Santa Trinità, contenente molte e grandi bestemmie per lo scandalo di quelle chiese di Germania; libro che egli spontaneamente confessa di aver fatto stampare, nonostante le rimostranze fattegli dai sapienti ed evangelici dottori tedeschi. A causa di ciò egli è fuggito dalla Germania. Tuttavia ha perseverato nei suoi errori e, per meglio spandere il veleno della sua eresia, ha fatto stampare di nascosto un libro a Vienne, nel Delfinato, pieno di queste eresie e di orribili ed esecrabili bestemmie contro la Santa Trinità, contro il Figlio di Dio, contro il battesimo dei bambini e contro i fondamenti della religione cristiana. Egli confessa che in questo libro ha chiamato coloro che credono nella Trinità Trinitari e atei. Egli chiama la Trinità un mostro diabolico a tre teste. Egli bestemmia in modo detestabile contro il Figlio di Dio, dicendo che Gesù Cristo non è il Figlio di Dio dall’eternità. Egli dice che il battesimo infantile è un’invenzione del diavolo e una stregoneria.

Le sue esecrabili bestemmie sono uno scandalo contro la maestà di Dio, del Figlio di Dio e dello Spirito Santo. Questo comporta la morte e la rovina di molte anime. Inoltre ha scritto una lettera a uno dei nostri pastori nella quale, insieme con altre numerose bestemmie, ha dichiarato che la nostra santa religione evangelica è senza fede e senza Dio e che al posto di Dio abbiamo un Cerbero a tre teste. Egli confessa che a causa di quest’abominevole libro fu imprigionato a Vienne ma riuscì a fuggire con l’inganno. Egli è stato colà bruciato in effigie assieme a cinque balle di suoi libri. Nonostante sia stato imprigionato nella nostra città, egli persiste con malizia nei suoi detestabili errori e calunnia i veri cristiani e i seguaci fedeli dell’immacolata tradizione cristiana.

Per questi motivi noi Sindaci e magistrati delle cause penali di questa città, avendo assistito al processo fatto dinanzi a noi su istanza del nostro luogotenente contro di voi, “Míchel Servet de Villeneufve” del Regno di Aragona in Spagna, avendo assistito alle vostre volontarie e ripetute confessioni e visto i vostri libri, giudichiamo che voi, Serveto, abbiate per lungo tempo diffuso dottrine false e completamente eretiche, ignorando ogni rimostranza e correzione, e che abbiate con maliziosa e perversa ostinazione seminato e divulgato, persino con libri stampati, opinioni contro Dio il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, in una parola, contro i fondamenti della religione cristiana, e che abbiate cercato di provocare uno scisma e turbato la Chiesa di Dio, per la qual cosa molte anime potrebbero essersi rovinate e perdute, cosa orribile, sconvolgente, scandalosa e contaminante. E non avete provato né vergogna né orrore nel mettervi contro la Divina Maestà e la Santa Trinità e così avete cercato con ostinazione di corrompere il mondo con il vostro fetido veleno ereticale […]. Per queste e altre ragioni, desiderando purgare la Chiesa di Dio da tale corruzione e tagliar via l’arto guasto, essendoci consigliati con i nostri cittadini e avendo invocato ii nome di Dio per emettere un giusto verdetto [,..] avendo Dio e le Sacre Scritture davanti ai nostri occhi, parlando nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, noi pronunciamo ora per iscritto la sentenza definitiva e condanniamo voi, Michele Serveto, a essere legato e condotto a Champel e là attaccato a un palo e bruciato con il vostro libro fino a che non siate ridotto in cenere. Così finirete i vostri giorni e sarete d’esempio a chi volesse commettere simili reati. (E diamo ordine al nostro luogotenente che la presente sentenza sopra di voi sia eseguita).”

tratta da Roland Bainton, Vita e Morte di Michele Serveto, Fazi, 2012, pp. 163-164