Spese folli

L’Europa sta correndo nel vicolo oscuro della crisi economica, ora anche la moneta sembra in bilico. Così i vari governi europei stanno cercando di trovare i modi per ridurre il deficit e la spesa pubblica, con modi e metodi a volte opinabili, ma senz’altro obbligati.

Proprio in questo congiuntura, il quotidiano l’Adige con due articoli mette in risalto le enormi contraddizioni della Provincia di Trento. Crisi economica e la povertà vengono tranquillamente calpestate per “comprare e mantenere il consenso” (l’Adige). Ecco quindi che in un articolo del 26/05 si parla della relazione annuale della Caritas di Rovereto (secondo centro del Trentino e capoluogo del Vallagarina e del Trentino meridionale) che mette in luce come siano aumentati gli interventi dei volontari nel corso del 2009 rispetto all’anno precendente. Si nota quindi una situazione di disagio sociale e di povertà. Infatti nel corso dell’ultimi due anni a Rovereto, molte industrie han dovuto operare la cassa integrazione di parte dei lavoratori e, in estremi casi, ricorrere al licenziamento.

Quattro giorni prima era comparso, invece, un articolo che enunciava la spesa della Provincia per le celebrazioni in memoria di Andreas Hofer: 381.912 euro. Non per fare demagocia spicciola, ma in un periodo di così tremenda situazione per molte famiglie, la politica, anzi, certi schieramenti politici trentini, pensano solo ad aumentare il proprio consenso. Mi riferisco direttamente al Patt, visto che lo sperpero di denaro pubblico è stato attuato dell’assesore alla cultura Panizza, che fa capo al Patt. Questa è quindi la situazione nella nostra terra, dove partiti senza un fondamento storico cercano di crearselo spendendo e spandendo soldi a destra e a manca, fregandosene dei cittadini che fanno la fame.

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